Unicef…diritto alla libertà
Che infanzia è? L'infanzia rubata nei campi profughi
Informazione e riflessione degli alunni di classe quinta
I campi profughi sono dei
“villaggi” o delle tendopoli dove sono ospitati rifugiati.
Il termine rifugiato è esteso e comprende sia i rifugiati
politici creati da eventi come guerre civili e discriminazioni etniche
o anche rifugiati ambientali, la cui fuga dipende da disastri naturali o emergenze che portano al pericolo di vita di gruppi
di persone. I campi possono essere situati all'interno o all'esterno del paese
di provenienza.
Il campo ha sempre un obiettivo di durata temporanea, al fine di tenere
unite le comunità colpite in attesa della soluzione del problema, spesso però
perdurano troppo nel tempo
Ci sono così bambini che nascono e crescono nei campi e convivono con
situazioni difficili di vita e con una grande limitazione della libertà.
Valentina, la cugina di una nostra compagna ha svolto volontariato nel campo profughi
di Al – Amari con 10500 persone.
Continua a collaborare e ha raccontato a noi alunni di classe quinta come si svolge la vita della
gente e ci ha descritto la rabbia dei ragazzini che non possono recarsi dove vogliono,
spesso nemmeno a scuola.
Con lei abbiamo avuto ospite in classe un suo amico cresciuto appunto in
quel campo palestinese.
Abbiamo cercato di comprendere il perché dell’esistenza di quel
specifico campo, ma comprendere è davvero difficile perché la sua esistenza è
paradossale.
Si tratta del restringimento
della libertà di movimento della gente palestinese che abita in territori
dello stato d’Israele, come se la terra fosse di proprietà di una specifica
popolazione.
La situazione perdura da quando gli Ebrei al termine della seconda
guerra Mondiale hanno fatto ritorno in Palestina, dapprima in piccole comunità,
poi in numero sempre maggiore, fino a quando è nato lo Stato d’Israele; le
popolazioni che già vivevano in quelle terre si sono viste gestire il
territorio da giochi di potere dei governi a livello internazionale… eppure le
semplici famiglie vivevano e vivono ancora in pace, senza distinzioni date dalla
religione.
Nei campi profughi i Palestinesi attendono una soluzione democratica per
il futuro.
Intanto anche grazie al materiale scolastico che lo scorso anno abbiamo
raccolto e consegnato a Valentina molti bambini che abbiamo visto in foto
possono studiare e studiando possono conoscere, capire, fare scelte consapevoli
per la vita.