lunedì 6 ottobre 2014

NAVIGARE SUL LARIO, CHE MERAVIGLIA!
Il nuovo anno scolastico è iniziato alla grande con la settimana della musica ed una magnifica uscita...il nostro sussidiario si chiama "Parti in quarta..." ecco ... siamo partiti!


Il Lario occupa una conca dalla caratteristica forma ad Y  rovesciata; questa conca fu scavata dapprima dal fiume poi ancora fu lavorata e allargata dal ghiaccio durante l’ultima era glaciale. Si nominano ora tre parti del Lario: il braccio ad Est chiamato anche Lago di Lecco, il braccio ad Ovest chiamato lago di Como e l’Alto Lario verso Colico.
Il fiume Adda, il fiume Mera, il fiume Fiumelatte (il più breve fiume italiano) e molti torrenti sono gli immissari del lago; emissario è il fiume Adda che esce dal lago a Sud di Lecco.
Il Lario è stretto e profondo (massima profondità m 410 sotto il livello del mare), infatti è fiancheggiato da montagne elevate che scendono a strapiombo nelle acque, è il quinto lago per profondità in Europa e il più profondo d’Italia.
Le montagne intorno presentano diversi livelli di vegetazione fino ad apparire brulle e rocciose sulle cime. La vegetazione segue infatti le fasce altimetriche e quindi si passa dalle piante mediterranee lungo la costa, alle querce e ai castagni nella zona collinare, successivamente si estendono zone di faggi, abeti, e larici; più in alto ancora si trovano i pini mughi; verso i 2000 metri la vegetazione è caratterizzata da ginepri, rododendri, mirtilli e infine si vedono solo erbe, muschi e licheni, poi le nude rocce.


La punta di Bellagio separa i due rami di lecco e di Como ed è costituita di rocce particolarmente dure che hanno resistito all’erosione operata dall’antico ghiacciaio, dividendolo in due lingue.
Da Nord spira al mattino il leggero vento chiamata Tivano e nel pomeriggio da Sud la Breva.

Gli alunni di classe quarta


1 commento:

  1. Bellissima lezione di geografia, senz'altro i bambini avranno imparato di più che studiare sul libro, si saranno divertiti e si ricorderanno sempre della bellissima gita che forse non ripeteranno più nella loro vita. Brave maestre! Nonna Rosy.

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