IL VIAGGIO TRA LE RICERCHE DEI RAGAZZI DI QUINTA NELLA MITOLOGIA GRECA PROSEGUE: oggi...
SELENE (Andrada M.)
SELENE ed ENDIMIONE |
Figlia dei Titani Hyperion e Teia, Selene era sorella di Elios, il sole e di Eos, l’Aurora.
Si tratta di una divinità minore, personificazione della luna, il cui culto ebbe diffusione soprattutto in Elide. Con il tempo venne associata, ma solo per alcuni aspetti, ad Artemide-Diana, dea della caccia, anch’essa legata alla luce della luna e sorella di Apollo, dio del sole.
In altri casi la figura di questa dea era avvicinata ad Ecate, che rappresentava l’aspetto più misterioso della luna con risvolti anche negativi.
Collegata alla natura e al culto dei morti Selene, regina della notte, era anche la dea della fecondità. I romani la chiamavano LUNA e le avevano dedicato due templi, uno sull’Aventino e l’altro sul Palatino. Per i Greci guidava il carro lunare e gli Egizi la identificavano con Iside, dea della vita. Selene è la personificazione della luna piena (abbinata ad Artemide la luna nuova e ad Ecate la calante).
La dea viene generalmente descritta come una bella donna con il viso pallido, che indossa lunghe vesti fluide bianche o argentate, che reca sulla testa una luna crescente e in mano ha una torcia. Molte rappresentazioni la mostrano su un carro trainato da buoi o su una biga tirata dai cavalli che Pan le aveva donato per consolarla dell'inganno grazie al quale era riuscito a sedurla: si era nascosto sotto il vello di una bianca pecora e così aveva potuto avvicinarla convincendola a salire sulla sua groppa.
Per venticinque giorni i due fratelli innamorati (Selene ed Elios) s'incontravano ma Selene, all'insaputa di Elios, si recava dietro la catena montuosa del Latmo, in Asia Minore, per dedicarsi all'amato Endimione, col quale rimaneva per 3 giorni (quelli del novilunio, quando la Luna non è visibile). Secondo certi autori Selene ed Endimione ebbero ben 50 figlie.
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