Ares. Villa Adriana -Roma |
IL VIAGGIO TRA LE RICERCHE DEI RAGAZZI DI QUINTA NELLA MITOLOGIA GRECA PROSEGUE: oggi...
ARES (Soueido S.)
Ares era il tumultuoso dio della guerra, figlio di Era e di Zeus.
Ma le sue origini potrebbero essere ancora più antiche dell’Olimpo: sembra infatti che egli fosse una divinità degli indoeuropei, dalla natura pacifica e rurale: un dio del tuono, della pioggia, della natura e della fertilità.
Solo in seguito, Ares ebbe caratteristiche di guerriero, e cioè nella versione romana, quando l'antica capitale italiana iniziò le sue campagne di conquista del mondo.
presso i Romani veniva chiamato Marte.
Ares era la divinità che provocava guerre, stragi e distruzioni e delle guerre gli interessavano solo lo sterminio e le carneficine. Quindi non si curava di sapere da quale parte fossero la regione e il torto. Dotato di una grande forza e di un coraggio incredibile, si buttava allo sbaraglio nella mischia.
Armato di una corazza di bronzo, con una lunga lancia capace di trapassare gli scudi più duri e resistenti, entrava nel campo urlando e alzando nubi di polvere.
Sul campo di battaglia lo seguivano la sorella Eris, la discordia, e i figli Deimos e Phobos. Più che dagli uomini era amato tra gli stessi dei.
Ares era rappresentato come un giovane robusto con spalle poderose e con un largo petto; sempre severo e accigliato in volto, in testa portava l’elmo.
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