mercoledì 13 febbraio 2013

Lettura tra gli dei dell'Olimpo (PUNTATA 4)

IL VIAGGIO TRA LE RICERCHE DEI RAGAZZI DI QUINTA NELLA MITOLOGIA GRECA PROSEGUE:
oggi ...

POSEIDONE (Luca C.)

Poseidone, che i Romani chiamavano Nettuno, era figlio di Crono e di Rea, fratello di Zeus, Ade, Estia, Demetra ed Era.
Si sposò con Anifrite -figlia di Nereo e di Doride- da cui ebbe tre figli: Tritone, Rode e Bentesicima.
Era il fratello più giovane di Zeus e veniva anche chiamato “il dio che racchiude e tiene prigioniera la terra”.  Ottenne il dominio del mare quando Ade ebbe quello degli Inferi e Zeus quello del cielo e della terra; era un dio molto potente e altrettanto venerato, soprattutto nelle isole della Grecia.
Veniva rappresentato simile a Zeus, alto e robusto, con una muscolatura poderosa ed un aspetto da vecchio lupo di mare; i capelli e la barba erano rappresentati neri e spettinati; in mano aveva sempre un tridente.
Proprio questo, dono dei Ciclopi, era il simbolo di Poseidone; con il tridente poteva scatenare e calmare le tempeste, provocare terremoti, fare sprizzare l'acqua delle sorgenti e proteggere la pesca, la navigazione, i porti e i marinai. Quelli che invece gli erano antipatici o gli avevano mancato di rispetto morivano annegati.
Il dio inoltre compare spesso in numerosi miti nei quali crea, dalla schiuma del mare, terribili mostri pronti a divorare e a punire gli uomini per i loro errori.

Come le altre divinità marine (Proteo e nereo) Poseidone poteva cambiare forma, come il mare. Secondo le leggende, sarebbe legato al mito di Atlantide come progenitore della popolazione dell'isola scomparsa.

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