sabato 4 marzo 2017

FAVOLE A COLORI!

L'invito della FILA-Giotto era stato accettato in autunno, ora ecco le nostre favole! 


La sezione 4A ha realizzato 3 lavori: eccoli.

È STATO UN PIACERE (inviata al concorso)
Un giorno una passerottina molto impegnata doveva andare a cercare cibo per la giornata, ma l’amica che teneva d’occhio i suoi neonati non c’era e i piccoli avrebbero dovuto rimanere tutti soli. Non era una cosa prudente da fare e, mentre si affacciava al bordo del nido pensando a come fare, vide proprio lì vicino un’uccellina nuova  del paese.
Era grande e molto bella, e pensò di chiedere aiuto a lei, perché sembrava davvero un tipo affidabile. Mamma passero quindi la invitò a salire in casa sua e dopo qualche chiacchiera le chiese:  “Cara, visto che sei arrivata proprio davanti a casa mia, ti andrebbe di fare conoscenza con i miei piccoli e curarli per me, mentre vado a cercare cibo?”
La giovane sconosciuta, tutta contenta, rispose subito: 
“Ma certamente, se hai bisogno di uscire mi occuperò io di loro e del tuo splendido nido senza nessun problema, tanto non ho alcun impegno!”.
Tranquilla, mamma passero volò fuori dal nido per fare il suo solito giro. Più tardi, al rientro a casa, ovviamente ringraziò di cuore la nuova amica che, stranamente, mostrava molta ma molta fretta di andare.
Un po’ sorpresa ma inconsapevole di essere stata derubata, l’uccellina la accompagnò con gentilezza fuori dal nido e la salutò. Solo più tardi non trovò i suoi semi giallo lucente, le soffici piume colorate raccolte con amore per il suo nido e le briciole dorate di buon biscotto, per lei cose preziose come gioielli! Al loro posto c’era un biglietto con scritto: “È stato un vero piacere conoscerti. Firmato La Gazza Ladra”.
MORALE:  non fidarti degli sconosciuti, meglio non rischiare. In ordine alfab.: Gloria, Gurjot, Mario,Mobarak 


IL RUBINETTO RAFFREDDATO
Un giorno un rubinetto di nome Ernesto, bloccato da parecchi giorni, si sentiva male, perchè nessuno aveva ancora pensato a ripararlo. Aveva come…il naso tappato!
Quel giorno Martina, appena tornata da scuola, andò a lavarsi le mani in fretta e furia per fare subito merenda; ma si accorse che il rubinetto del bagno non si apriva e così impiegò un bel po’ di tira-tira e spingi-spingi, prima che dal rubinetto scendesse acqua. Martina finalmente si lavò le mani ma, nella fretta, lasciò il rubinetto aperto. Nessuno se ne accorse… 
Durante la notte, visto che certi giocattoli di Martina col buio prendevano vita, un piccolo sub di plastica vide che dalla porta del bagno usciva dell’acqua; scese dalla mensola e si arrampicò fino alla maniglia che, a furia di calci, riuscì ad aprire. Subito un’onda lo travolse con violenza e tutto il corridoio si allagò!
A questo punto anche Martina e suo padre e si resero conto che tutto l’appartamento era allagato. Quanta acqua sciupata!  Quanta acqua persa inutilmente...
Il sub nuotò (era il suo lavoro)  e arrivò al rubinetto, si infilò dentro dopo aver chiesto il permesso ad Ernesto (non ci si infila nel naso di qualcuno senza aver chiesto l’autorizzazione) e poi passò nei tubi, nuotando in profondità .Trovò tanto calcare, ecco il perché del raffreddore, che tolse mentre Martina e il papà finalmente videro che il rubinetto non buttava più acqua. Martina comprese che era proprio lei la colpa di quel disastro e da quel momento si ripromise di non sciupare più acqua, stando attenta a chiudere sempre bene il rubinetto.
MORALE: l’acqua è un bene prezioso, non sciupiamolo!  In ordine alf.: Ester, Ginevra, Sara, Sehajmeet 

CISTERNA VUOTA!
Ad un cane di razza Bulldog, chiamato Hoss,  piaceva moltissimo fare il bagno con tanta acqua e schiuma.
Un giorno la cisterna del condominio  si svuotò completamente a causa di tutta l’acqua che usava ogni giorno e la casa restò all’asciutto: per un giorno intero, fino all’arrivo delle scorte, nessun altro potè lavare, nè bere o cuocere qualcosa.
Hoss ricevette grandi sgridate ovviamente, ma non imparò la lezione.
La settimana seguente i suoi padroni decisero di fare un viaggio in un paese africano, per conoscere un’altra realtà. Ogni giorno un gruppo di elefanti  andava a prendere cinquanta litri di acqua per ogni  famiglia, trasportandola  in pesanti secchi giganti.
Hoss  si arrabbiò immediatamente e pensò: “ Io non  voglio così pochi litri, ne voglio di più per fare il mio bagno!” Dal cattivo umore del cane, che “mise il muso”, la padrona  capì quale fosse il problema, ma non ebbe nessuna intenzione di accontentarlo. Per essere quello che l’aveva vinta, Hoss si chiuse nel bagno e usò l’acqua di tutti. Il villaggio, con lui e la sua famiglia,  così non ebbero più acqua da bere e mandarono lui stesso a riprendere acqua, come castigo e promemoria. Da quel giorno Hoss smise di fare capricci per l’acqua del suo bagno, comprese l’importanza di questo dono della natura, la usò con parsimonia e aiutò a portarla a chi non l’aveva MORALE:   non dobbiamo pensare solo a noi stessi,  se usiamo un bene comune!  
 In ordine alfabetico:  Adamo, Lorenzo, Robert e Tommy 




Questo di febbraio è stato un mese molto produttivo: altri 3 compagni si sono impegnati in un fantastico cartellone di...ricerca storica, alla scoperta di SUMERI e BABILONESI.




I giardini pensili, la ruota, i chiodi, la scrittura, il primo codice di legge...e
la sperimentazione sulle tavolette d'argilla.


Buone.... "storie" a tutti dalla 4A!

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