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| Il piccolo Ercole uccide i serpenti |
Eracle, conosciuto come Ercole dai Romani, figlio di Zeus e di Alcmena, moglie di Anfitrione, era noto per la forza e il coraggio oltre che per le sue numerose imprese che lo resero un eroe.
In quanto simbolo dell'infedeltà di Zeus, la moglie Era tentò di ucciderlo poco dopo la sua nascita, mandandogli due grossi serpenti nella culla...ma il neonato li strangolò.
Da ragazzo Eracle uccise un leone con la sola forza delle mani; in seguito sconfisse gli abitanti di Orcomeno, città che riscuoteva tributi da Tebe e come ricompensa sposò la principessa tebana Megara, dalla quale ebbe tre figli.
L’odio di Era verso Eracle era però così forte che purtroppo gli causò un attacco di pazzia durante il quale uccise moglie e figli.
Per l'orrore e il rimorso di ciò che aveva fatto, Eracle avrebbe voluto togliersi la vita, ma l'oracolo di Delfi gli disse che si sarebbe purificato diventando il servitore del re di Micene, che gli impose come rimedio il compimento di dodici pericolose imprese:
1) uccidere l’invulnerabile leone di Nemea
2) ucciderel’Idra di Lerna, mostro con nove teste considerato immortale
3) catturare il grosso cinghiale di Erimanto
4) cacciare gli uccelli del lago di Stinfalo
5) pulire in un giorno le stalle di Augia
6) conquistare la cintura di Ippolita, regina delle Amazzoni
7) domare un toro impazzito che terrorizzava Creta
8) catturare la cerva di Cerinea
9) catturare le cavalle di Diomede, re della Tracia
10) rubare i buoi di Gerione
11) rubare i Pomi d'oro del giardino delle Esperidi
12) domare Cerbero, mostruoso cane a tre teste a guardia degli inferi.
Per la verità le sue fatiche in realtà furono più di 12, perché alcune non vennero riconosciute dagli dei!
Eracle viene ricordato anche come uno degli Argonauti che, insieme a Giasone, partirono alla ricerca del vello d'oro. 
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