mercoledì 10 aprile 2013

Letture...tra gli dei dell'Olimpo (PUNTATA 12)

Avanti ancora a tutta forza tra i miti dell'antica Grecia!  Oggi....

IL CENTAURO  Andrea T.

Il Centauro é un animale mitologico, metà cavallo e metà uomo; quasi sempre é descritto con un carattere violento, selvaggio, brutale: armato di clava o di arco emette anche spaventose urla. La sua figura ha origine dall'amore fra il re Issione e la dea Erea Nefele, da cui nacque un Centauro, capostipite di tutti i centauri.
Nel ll millennio a.C. non era ancora conosciuto in Grecia, ma é probabile che in alcune regioni  lontane, come la Tracia o la Tessaglia, vivessero delle tribù esperte nell’ammaestrare alcuni animali selvatici. Per questo si sarebbe creata l'immagine di un essere mitico che univa... il cavaliere alla sua cavalcatura. Alcuni centauri diedero vita a leggende proprie, come Euritione, Nesso, Falco e Chirone; di quest’ultimo in particolare si racconta che si distinguesse dagli altri per la grande bontà d'animo e saggezza, per la conoscenza delle scienze e in particolare di quella medica ( fu chiamato a curare Achille quando, a seguito delle magie praticate dalla madre Teti per renderlo immortale, si ustionò una caviglia).
Chirone gliela sostituì con quella di un gigante morto, particolarmente dotato nella corsa (e proprio questo avrebbe dato ad  Achille l’appellativo di  pie' veloce”  ovvero piede veloce).  
In epoca moderna i centauri sono diventati personaggi tipici della letteratura di stile fantasy. La loro particolarità sta nel possedere pregi e difetti del genere umano a livelli elevatissimi: da un’estrema saggezza alla più incredibile crudeltà.
Il centauro viene rappresentato spesso con i capelli in fiamme, armato di freccia e arco; talvolta l'obiettivo é una colomba o un cervo, figure simboliche dell'anima e facili prede, spesso raffigurate mentre vengono trascinate via dopo la cattura. Una variante principale é il centauro sagittario, rappresentato con due sole zampe da cavallo; altre versioni lo mostrano raffigurato con la testa rivolta all'indietro, arco in mano per scagliare frecce.

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