Mercoledì gli alunni di classe III hanno ammirato molteplici aspetti, colori e forme di vita del "nostro" fiume... fiume Adda, dunque maschile? Eppure si sente dire "L'Adda..." e "All'Adda..." come nome al femminile.
I nomi dei fiumi in lingua italiana sono considerati maschili, ma il fiume Adda, nel parlare delle genti che abitano lungo le sue sponde, è trattato ancora al femminile, perchè i Celti che abitavano in queste terre prima delle conquiste romane credevano che una dea dell'acqua abitasse nel fiume...
Il fiume ha una sua storia: per esempio sono cambiate nel tempo le piante che lo hanno costeggiato, dalle querce abbattute per fare imbarcazioni, si è passati alle robinie provenienti dal Canada, poi alle viti decimate da un insetto proveniente dalle Americhe e ai gelsi voluti già da Ludovico il Moro (Murun in dialetto vuol dire proprio gelso!), fino alle "lische", piante palustri dalle lunghe e resistenti foglie che seccate servivano per impagliare (e chi non lo faceva , nelle stalle d'inverno , era un "Liscun", "lazzarone" in italiano!!!).
Il fiume era infatti usato fin dall'antichità come via di comunicazione e commercio: nei secoli passati questa via d'acqua consentiva di raggiungere il Po, il mare e Venezia, la potenza commerciale marittima che riceveva e inviava merci anche in altri continenti...
Oltre le tante informazioni raccolte con l'esperto della cooperative Coclea, molto rilassante è stato ammirare il paesaggio così incantevole con toni di verde su verde.
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