giovedì 31 marzo 2011

Progetto...a puntate! (parte 2)




Al secondo incontro con la Dott. Annalisa abbiamo lavorato e discusso sulla scheda:

cambiamo le emozioni.

Quelli nelle nuvolette sono i tuoi pensieri per qualcosa che ti è successo o che hai combinato…

Prova anche tu e confronta le risposte con i tuoi amici: in quale caso ti sentiresti

FELICE, TRISTE, COLPEVOLE, ANSIOSO o ARRABBIATO?





LEZIONE CON IL SINDACO

A conclusione del percorso "STEREOTIPI,MIGRAZIONI, CITTADINI DEL MONDO" organizzato con l'Associazione SPECCHIO MAGICO nell'ambito di un progetto di convivenza civile, gli alunni di classe quinta hanno ascoltato con particolare interesse l'intervento del Sindaco e dell'assessore ai servizi demografici,che hanno risposto in modo chiaro e completo ad una serie di domande.


mercoledì 30 marzo 2011

Il nostro giardino

Oggi, 30 Marzo, sotto un bel sole primaverile, gli alunni di classe IV hanno preparato il loro giardino che quest'anno ha sostituito l'orto degli anni passati.
Ammirate!!! vi aggiorneremo con immagini




sabato 26 marzo 2011

Un orto di...classe!

I ragazzi di terza ringraziano di cuore i papà che sabato hanno di nuovo offerto

la loro collaborazione, esperienza e simpatia per l’orto di classe.

Un orto…davvero SUPER!

mercoledì 23 marzo 2011

Progetto...a puntate!




Nel nostro primo incontro di Progetto abbiamo fatto la conoscenza della Dott. Annalisa Mazzoleni, che lavorerà con noi per cinque settimane.

In questi incontri ci “alleneremo” a vedere che le nostre emozioni cambiano secondo come viviamo le situazioni.

Ci alleneremo anche a tenere sotto controllo le nostre reazioni, una volta capito che per altri compagni lo stesso fatto è vissuto diversamente.

Per cominciare, ciascuno di noi ha scritto esempi di momenti in cui si è sentito felice o arrabbiato, umiliato o triste, euforico o deluso ecc.

- Un giorno agli allenamenti ho ricevuto un forte calcio e mi sono spaventato

- Quando ho perso a basket mi sentivo dispiaciuto

- Quando vincevo il nonno a carte ero molto contento

- Quando mio fratello vuole giocare a un gioco che poi abbandona sempre mi sento furioso!

- Quando prendo un bel voto mi sento felice!

Abbiamo raccolto tutti i nostri foglietti e poi ne abbiamo estratti a sorte alcuni...

Man mano che leggevamo le situazioni discutevamo: ognuno di noi doveva immaginare di vivere quel momento e raccontare come si sarebbe sentito.

ABBIAMO SCOPERTO CHE, NELLA STESSA SITUAZIONE, MOLTI DI NOI PROVANO EMOZIONI DIVERSE. E LA COSA CI HA SORPRESO…

lunedì 21 marzo 2011

150° Italia unita

Mercoledì pomeriggio abbiamo celebrato l'anniversario della fondazione dello Stato italiano: abbiamo cantato l'inno nazionale, alcuni bambini di III, IV e V hanno letto brani significativi e le autorità sono intervenute sull'argomento.
Tutti avevamo coccarde e bandierine tricolori. C'erano anche tanti genitori, nonni e parenti.

Auguri ai papà!



Un papà

strapieno di qualità!

(ovvero come fare gli auguri ripassando gli aggettivi qualificativi!)



Alto

Buffo

Carino

Dolce

Effervescente

Fantastico

Giocherellone

Intelligente

Leale

Muscoloso

Nervoso

Operoso

Paziente

“Qualitoso”!

Ronfante…

Sorridente

Tuttofare

Unico

Viziato

Zebrato (gli ho regalato la maglia della Juve!)

Auguri a tutti i papà dai ragazzi di classe terza.

sabato 19 marzo 2011

FESTEGGIAMO I PAPA'


Gli alunni di classe IV hanno voluto dedicare ai loro papà questi semplici versi


CARO PAPA’
Ogni minuto è prezioso per me
quando sono con te.
Ogni volta che ti rivedo
nel mio cuore
cresce tanto amore.
Con te mi piace giocare, scherzare
e chiacchierare
ma purtroppo non sempre hai tempo
perché hai da lavorare.
Sappi, però, caro papà
che nel mio cuore sempre sarai
e il mio amore per sempre avrai.
(Gli alunni di classe IV)

Lezione di storia


Sabato 19 marzo dalle ore 10,15 alle ore 12,15 gli alunni delle classi quinte delle scuole primarie e delle scuole medie dell'Istituto Comprensivo di Brivio, hanno potuto assistere ad una lezione di vera storia molto coinvolgente ed interessante. Lo scrittore fiorentino NEDO FIANO ha raccontato la sua triste esperienza di sopravvissuto alla deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz.

giovedì 17 marzo 2011

BUON COMPLEANNO, ITALIA!


"Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; Noi abbiano sanzionato e promulghiamo quanto segue:

Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d’Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861".

Queste sono le parole che si possono leggere nel documento della legge n. 4671 del Regno di Sardegna e valgono come proclamazione ufficiale del Regno d’Italia, che fa seguito alla seduta del 14 marzo 1861 del Parlamento, nella quale venne votato il relativo disegno di legge.

E il 21 aprile 1861 quella legge diventa la n. 1 del Regno d’Italia.

17 marzo 1861: con la proclamazione di Vittorio Emanuele II a Re d'Italia, si compiva la prima fase del Risorgimento, un periodo storico di guerre contro gli stranieri e di rivolte popolari che noi studieremo nei prossimi anni.

Il 17 marzo 1861 nasceva il Regno d'Italia, che unificava i sette Stati esistenti a quell’epoca.

Alla metà dell’800 gli italiani che parlavano la lingua italiana erano solo il 2,5%: tutti gli altri si esprimevano solo nel proprio DIALETTO.

Usi e costumi erano diversissimi; persino l’alimentazione comprendeva cibi sconosciuti in altre parti d’Italia. Ma la bandiera tricolore, uno dei simboli del nostro Paese, di fatto esisteva già da diversi decenni…

Col bianco delle nevi delle Alpi, col verde delle valli di Toscana, col rosso dei tramonti siciliani.. noi facemmo la bandiera tricolor

Col bianco dei colombi di S.Marco, col verde dei miei prati in Lombardia, col rosso dei papaveri abruzzesi…noi facemmo la bandiera tricolor

Col bianco dei capelli di mia madre, col verde di due occhi tanto belli, col rosso, rosso sangue dei fratelli…noi facemmo la bandiera tricolor (Domenico Modugno)

Il tricolore nasce nel 1797, dopo essere stato portato come coccarda -un paio d’anni prima- dagli studenti lombardi che partecipavano ad una manifestazione.

I tre famosi colori sono stati interpretati, negli anni, anche in chiave poetica: verde come le nostre pianure, bianco come le nevi delle Alpi e degli Appennini, rosso come il sangue versato dai nostri compatrioti per l’unione della nostra terra.

e religiosa: verde come la Speranza, bianco come la Fede, rosso come la Carità

L’azzurro è invece, dell’Italia, il colore nazionale (derivato dal blu di Casa Savoia, il Casato dei re d’Italia); è infatti la bandiera azzurra che ci distingue, insieme al tricolore, negli avvenimenti militari, istituzionali e sportivi.

Un altro dei nostri simboli è il canto FRATELLI D’ITALIA composto da Goffredo Mameli nel settembre del 1847. Un inno che voleva incitare all’azione e suggerire sentimenti di fratellanza. Il testo fu musicato nello stesso anno da Michele Novaro.

Il Regno d’Italia durò fino al 2 giugno 1946, quando un referendum tra la popolazione decretò la fine della monarchia e la nascita della Repubblica.

Fratelli d’Italia divenne il nostro inno nazionale.

Fratelli d'Italia
l'Italia s'è desta
dell'elmo di Scipio
s'è cinta la testa.
Dov'è la vittoria?
le porga la chioma
che schiava di Roma
Iddio la creò.

Stringiamci a coorte
siam pronti alla morte
l'Italia chiamò.

Noi siamo da secoli
calpesti e derisi
perché non siam popolo
perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
bandiera una speme
di fonderci insieme
già l'ora sonò.

Stringiamci a coorte
siam pronti alla morte
l'Italia chiamò.

Uniamoci amiamoci
l'unione e l'amore
rivelano ai popoli
le vie del Signore.
Giuriamo far libero
il suolo natio
uniti con Dio
chi vincer ci può?

Stringiamci a coorte
siam pronti alla morte
l'Italia chiamò.

Dall'Alpe a Sicilia
dovunque è Legnano
ogn'uom di Ferruccio
ha il core e la mano.
I bimbi d'Italia

si chiaman Balilla.
Il suon d'ogni squilla
i vespri suonò.

Stringiamci a coorte
siam pronti alla morte
l'Italia chiamò.

Son giunchi che piegano
le spade vendute
già l'Aquila d'Austria
le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia
e il sangue polacco
bevè col cosacco
ma il cor le bruciò.

Stringiamci a coorte
siam pronti alla morte
l'Italia chiamò.


martedì 15 marzo 2011

Celebrazione 150° Italia unita


Mercoledì 16 marzo ore 14.30

Alunni e docenti
celebreranno l’anniversario dell’unità d’Italia
presso i locali della scuola primaria

Sono invitati genitori ed autorità

lunedì 14 marzo 2011

Papà all'opera






NEL FANTASTICO MONDO DEGLI ZAPPATORI!



Alcuni giorni fa sei dei nostri papà sono venuti a scuola per preparare un piccolo orto per i nostri semi.
Prima sono state strappate le erbacce, poi i papà hanno tolto i sassi rompendo il terreno con la vanga e
rivoltandolo più volte.

Hanno aggiunto un po’ di fertilizzante e infine hanno rastrellato per bene tutto quanto, lasciandolo già pronto per noi.

Vista tutta la loro fatica, durante l’intervallo abbiamo voluto “rienergizzarli” offrendo loro applausi, acqua, caffè e il diploma di “PAPA’ ZAPPATORE”.

Questa mattina abbiamo ricevuto da parte del papà di Tommaso delle palettine gialle per distinguere le semine, insieme ad un utile calendario lunare.

Ci è venuta voglia di metterci al lavoro al più presto…

Ringraziamo i papà di (in ordine alfabetico): Lorenzo, Matteo RC, Michela, Riccardo, Sofia e Tommaso)

CARNEVALE!


Carnevale, ogni scherzo vale.

Mi metterò una maschera

da Pantalone,

dirò che ogni mio starnuto

vale un milione.

Mi metterò una maschera

da pagliaccio,

per far credere a tutti

che il sole è di ghiaccio.

Mi metterò una maschera

da imperatore,

avrò un impero

per un paio d'ore:

per voler mio dovranno

levarsi la maschera

quelli che la portano

ogni giorno dell'anno...

E sarà il carnevale

più divertente

veder la faccia vera

di certa gente.

(G. Rodari)

Airuno alla metà dell'800


UNITA’ D’ITALIA E DINTORNI

Il nuovo Stato si preoccupa delle principali vie di comunicazione e dà vita all’Azienda Autonoma delle Strade. L’attuale Statale 36 era chiamata Strada Nazionale Monza-Lecco e per moltissimo tempo (fino al 1930) restò in terra battuta.

Anche la rete ferroviaria si sviluppa: nel 1865 si costituisce la “Società Autonoma Briantea” per la Monza-Calolzio; quando il neonato Stato italiano fa diventare nazionali le linee ferroviarie più importanti, Airuno diventa il posto di blocco n.7 della linea Milano-Lecco-Sondrio.

Dopo l’unità d’Italia iniziano le registrazioni di stato civile (nati, matrimoni, morti) alle anagrafi comunali; Airuno è già comune autonomo, staccato da Brivio molti anni.

La scuola pubblica esiste dal 1930 (anche se solo per maschi!); per l’istruzione femminile è la Parrocchia che attiva corsi privati.

Nel 1861, con l’unità d’Italia, per i ventenni che vengono dichiarati “abili per il Re” diventa obbligatorio il servizio militare.

Info tratte dal volume AIRUNO UN PAESE DA AMARE e da siti internet

lunedì 7 marzo 2011



Rielaborazione dello spettacolo in lingua inglese, come una pagina di diario della classe quarta

DAL NOSTRO DIARIO DI BORDO
Lunedì, 28 febbraio alle ore ore 14,20,la ciurma di classe quarta, mentre navigava nel mare profondo del Corridorio della scuola, ha sentito in lontananza un canto di sottofondo:"quindici uomini, quindici uomini..., sulla cassa da morto..."
"I pirati,i pirati,iniziò a gridare il mozzo Samuele, infatti in lontananza fra la nebbia si scorgeva l'ombra del galeone del Capitano Jin Fizz.
Erano proprio i terribili pirati, lo testimoniava il terrificante teschio al centro della bandiera sull'albero maestro. Con tanta paura, ma molto incuriositi tutti d'accordo decisero di avvicinarsi all'imbarcazione.
Sorpresa!!! I pirati non erano così cattivi come si poteva pensare, ma piuttosto imbranati e ubriaconi. Carica!!! Ordinò il capitano Jin Fizz.Tutta la ciurma era così impaurita, ma ben presto si accorse che, invece delle palle di cannone, la nave veniva colpita da fiaschette di rhum. Il capitano Maestra Rosa, capì che i pirati non volevano altro che la nostra amicizia e... così salirono sulla nave e, dopo una bella bevuta decisero di collaborare tutti insieme alla ricerca di un favoloso tesoro.

LEZIONE DI GIORNALISMO



DAL RESPONSABILE DELLA REDAZIONE DI LECCO DEL GIORNO, GLI ALUNNI DI CLASSE V HANNO POTUTO AVERE INFORMAZIONI SUL GIORNALISMO DI OGGI, SUI VARI CAMBIAMENTI AVVENUTI E SULLE PROSPETTIVE FUTURE. I RAGAZZI HANNO FORMULATO NUMEROSE E INTERESSANTI DOMANDE, ALLE QUALI L'ESPERTO HA RISPOSTO IN MODO VERAMENTE ESAURIENTE E PROFICUO PER I LAVORI FUTURI CHE GLI ALUNNI STANNO PROGRAMMANDO PER LA REALIZZAZIONE DI UN LORO GIORNALINO.

giovedì 3 marzo 2011

IN MOTO LA FANTASIA



Noi alunni di classe IV dopo l'interessante visita alla libreria Cattaneo di Lecco, abbiamo scritto alcune considerazioni
1 Sfogliando tutti quei libri di ogni genere ci siamo resi conto di quanto sia importante la lettura e abbiamo capito che è proprio vero, quando dicono che "il leggere è cibo per la nostra mente".
2 Abbiamo imparato a considerare la lettura, o anche il solo sfogliare un libro, come un bellissimo viaggio e, come tale, non potrà mai annoiarci, perchè rappresenterà delle interessanti avventure.
3 Che dire, poi di quei libri pop-up cartonati che la proprietaria della libreria ci ha fatto vedere: un magnifico castello di principesse e una complicata stazione spaziale! Non riuscite nemmeno ad immaginare come le nostre menti abbiano iniziato a fantasticare e ad inventare nuove storie da rivivere con quei libri.